PROGETTO STORICITY A.N.M.I.C.

“La decisione del direttivo del Lions Club Valcalepio Val Cavallina di condividere e supportare il progetto Storicity è un atto di grande importanza perché, mentre consolida la lunga e feconda collaborazione con la nostra Associazione, riconosce l’importanza di una proposta particolarmente innovativa per il territorio orobico, nel segno di Bergamo e Brescia Capitali italiane della Cultura nel 2023”.

Con queste parole il presidente dell’Associazione Nazionale Invalidi Civili di Bergamo, Giovanni Manzoni, commenta la partnership siglata con il Lions Club e finalizzata a dare corpo agli obiettivi dell’iniziativa promossa dall’ANMIC, già nel 2021, in collaborazione con l’Unione Invalidi Civili Bergamaschi (U.I.Ci.Be.) e la Cooperativa Bergamo lavoro. In concreto, “Storicity” si concretizza in una proposta di turismo accessibile, inteso come l’insieme di servizi e strutture che possano consentire a persone con disabilità di viaggiare senza incontrare problematiche, in condizioni di sicurezza e confort. Il progetto si fonda sul principio secondo il quale tutti dovrebbero avere le medesime possibilità di accesso alle esperienze turistiche, indipendentemente da fattori quali età e forme di disabilità. Tale concetto, quindi, non si riferisce unicamente ad aspetti di carattere architettonico e strutturale, ma è molto più ampio e riguarda tutte quelle strategie innovative pensate per il miglioramento delle condizioni di vita che passano anche attraverso la pianificazione urbana. “Storicity – evidenzia Manzoni – si pone l’obiettivo di dare il via a processi di rigenerazione urbana per la città e la provincia in primo luogo, e molto praticamente, attraverso la ristrutturazione di due appartamenti a Bergamo e uno ad Azzano San Paolo. Abbattere le barriere architettoniche rappresenta però solo il primo passo, a cui faranno seguito proposte turistiche su misura per le persone con disabilità. Ecco perché stiamo consolidando i rapporti con le realtà territoriali con cui l’ANMIC collabora da anni”.

Da ormai oltre sessant’anni l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili è la realtà di riferimento in Italia per le persone con disabilità e le loro famiglie. Una lunga storia scandita, fino ad oggi, da battaglie, mobilitazioni, rivendicazioni e un confronto costante, a tutti i livelli e gli ambiti istituzionali, per vedersi riconosciuti, e tutelare, diritti fondamentali che costituiscono, spesso, anche basilari principi per comprendere il grado di civiltà di una comunità. È l’impegno quotidiano che riguarda anche la Bergamasca, dove l’ANMIC è attiva nella sua articolazione provinciale – con la sede centrale di via Autostrada 3, nel capoluogo, e più di venti sportelli locali – con la finalità di fornire, attraverso i propri molteplici servizi, informazioni, assistenza e supporto a chi è in condizioni di fragilità. I molteplici fronti di azione non sarebbero, tuttavia, adeguatamente perseguibili se, a monte, non vi fossero l’efficace collaborazione e lo spirito di squadra messi in campo da tutti coloro che operano per l’Anmic orobica – dai dipendenti ai professionisti e ai collaboratori fino agli insostituibili volontari – che ottengono puntuali riscontri sul territorio. Un dato su tutti: ogni anno, in media, sono 10mila i cittadini che si rivolgono ai nostri sportelli trovando risposte chiare, tempestive e competenti in grado di fornire un orientamento sicuro nel ginepraio, sovente insidioso, delle leggi e della burocrazia.

Sarebbe troppo lungo enumerare, ora, tutte le attività e i progetti a cui l’Anmic si dedica con continuità. Citiamo solo le battaglie per la rimozione delle barriere architettoniche; la garanzia di trasporti pubblici effettivamente in grado di assicurare un servizio efficiente anche a vantaggio dei disabili; il rispetto dei parcheggi riservati con la sollecitazione alle autorità competenti e di comminare, ai trasgressori, sanzioni esemplari nel rispetto di quanto previsto dalla legge, troppo frequentemente disattesa proprio da coloro dovrebbero farla rispettare.

Per raggiungere tali obiettivi, e per conseguirne di nuovi, la forza degli associati è stata, e sarà sempre di più in avvenire, decisiva e determinante. Ecco perché l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, anche a Bergamo, conta sull’aiuto costante dei propri iscritti e simpatizzanti. Tale aiuto, attraverso il gesto concreto del rinnovo della tessera annuale o dell’opposizione della firma per il 5×1000 nella dichiarazione dei redditi, si traduce nella forza che i numeri assicurano nelle difficili trattative con le controparti politiche. L’ANMIC non è una realtà che mira a spazi di potere, a, come si dice, “torte da spartire” o a un posto nei salotti buoni. Il nostro interesse, unico ed esclusivo, coincide con quello dei disabili e delle loro famiglie.