PROGETTO SBS – SPECIAL BERGAMO SPORT

L’SBS – SPECIAL BERGAMO SPORT è associazione no-profit nata per l’iniziativa di alcune persone affette da disabilità motoria che attraverso lo sport hanno ritrovato lo spirito e l’efficienza fisica necessari per un reinserimento sociale completo. Infatti, se l’attività sportiva per ogni individuo costituisce fonte di benessere fisico e modello di vita culturale e sociale, per chi è costretto all’uso della carrozzina la pratica sportiva costituisce un percorso riabilitativo sia fisico che psicologico.

L’SBS supportare le esigenze degli atleti su più livelli: dal punto di vista medico, amministrativo e legale. In particolare l’Unità Operativa di Riabilitazione di Mozzo affianca costantemente l’SBS nella gestione dei programmi riabilitativi dei ragazzi che non sono ancora pronti ad affrontare l’ingresso nelle competizioni.

I principi guida dell’SBS si possono così riassumere:

  •  Informare e formare tutti coloro che, malgrado diverse situazioni fisiche, vogliono avvicinarsi ad una disciplina sportiva;
  • Svolgere terapia sportiva nella riabilitazione funzionale in collaborazione con i terapisti della riabilitazione;
  • Promuovere con personale qualificato corsi di ginnastica dolce e di mantenimento aperti a disabili e non. Infatti tutti coloro che intendono praticare uno sport o che ne condividano gli scopi, come soci sostenitori, hanno la possibilità di svolgere le diverse attività.

All’interno dell’SBS ci si può avvicinare a diverse discipline: atletica, nuoto, basket, tennis, tennis da tavolo, sci alpino, sci di fondo, vela, tiro con l’arco, handbike, ippica, bocce, canottaggio, attività subacquea, pesca sportiva.

ATTIVITÀ SVOLTE NELLA SPORT TERAPIA:

  • Tennis
  • Tennis da tavolo
  • Basket
  • Sci
  • Tiro con l’arco
  • Scherma

STRUTTURE OPERATIVE:

  • Palestra degli ospedali di Mozzo
  • Palestra comunale di via Carpinoni in Bergamo
  • Centro tennis di Alzano L.do
  • Campi sci del Monte Pora e Colere

PARTNER:

  • Ospedali Riuniti di Bergamo: U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale
  • Comitato Italiano Paralimpico
  • Associazione Disabili Bergamaschi
  • Associazione Anglat
  • Centro di Medicina Sportiva
  • Special Bergamo Sport

SETTORI AGONISTICI:

Basket
n. 20 partite di campionato A2
n. 1 trofeo nazionale KCS città dei mille
n. 1 trofeo città di Trescore Balneario
n. 1 finale di capionato in Sardegna
n. 4 trofei nazionali
n. 8 dimostrazioni sul territorio presso scuole, feste di paese, manifestazioni
n. 108 allenamenti presso la palestra di via Carpinoni in Bergamo

Tennis (prima squadra in punteggio nazionale)
n. 1 campionato indor nazionale
n. 1 campionato open nazionale
n. 4 coppe nazionali
n. 5 coppe internazionali
n. 3 dimostrazioni sul territorio
n. 210 allenamenti presso la scuola tennis di Alzano Lombardo

Sci (seconda squadra in punteggio nazionale):
n. 1 campionato italiano
n. 1 campionato europeo
n. 5 coppe nazionali
n. 3 dimostrazioni sul territorio
n. 34 allenamenti in vari campi

Scherma:
n. 3 partecipazioni a trofei
n. 32 allenamenti presso il centro riabilitativo di Mozzo
n. 1 relazione scherma e terapia in collaborazione con il CIP

Settore atletica:
n. 8 competizioni locali ed internazionali

PROGETTO SPORT E INTEGRAZIONE

LE MOTIVAZIONI

Il progetto “Sport e Integrazione” nasce con la finalità di rieducare le persone traumatizzate attraverso lo sport affinché esse riescano ad avere stimoli e sensazioni del tutto uguali a prima. La sport-terapia è considerata a livello medico una vera e propria riabilitazione psicofisica in tutte le unità spinali del mondo. Nel nostro territorio il centro di riferimento per la riabilitazione è l’unità operativa di Mozzo: in questa struttura la Special Bergamo Sport, ha messo a disposizione i propri istruttori (atleti disabili di fama nazionale) i quali durante la settimana tengono lezioni ai pazienti con lesioni midollari sull’utilizzo della carrozzina mediante la disciplina sportiva. Durante tali lezioni, tenute a titolo gratuito e di volontariato, i maestri dello sport sono coadiuvati da personale medico e paramedico. Seguendo uno specifico protocollo d’intesa, sottoscritto fra il Comitato Italiano Paralimpico e le associazioni sportive.

“Sport e Integrazione” è una proposta che nasce dalle nostre esigenze e si sviluppa in una realtà di concreta problematicità: un incidente stradale cambia il senso della vita e trasforma radicalmente l’esistenza dell’individuo coinvolto ma anche di tutta la sua famiglia. Il percorso è difficile, lento, complesso… L’obiettivo è raggiungere un benessere psicofisico che porti al graduale reinserimento nella vita sociale.

In una situazione territoriale che è carente di strutture protette nelle quali si possa continuare l’attività fisica nella fase post-ospedaliera il progetto risulta urgente al fine di offrire a persone che vivono situazioni di difficoltà uno strumento che favorisca il benessere ed il reinserimento nella vita sociale. In base alle nostre esperienze, si è vista la necessità di intervenire al più presto sui soggetti al fine di evitare stati depressivi conseguenti al trauma, con l’intento di rendere subito accettabile la nuova situazione, dimostrando che anche vivendo su una carrozzina si possono svolgere le normali attività quotidiane.

Si tratta di una caratteristica innovativa in quanto la rapidità dell’intervento sui soggetti che vengono educati alla manualità della carrozzina ancora prima delle dimissioni, facilita la loro autonomia negli spostamenti ed il superamento di quelle difficoltà che si incontrano al momento del rientro a casa.

Ulteriore stimolo arriva dal proseguimento dell’attività sportiva in palestra per tre volte alla settimana dove ci si può allenare insieme agi atleti disabili che praticano discipline agonistiche a livello nazionale, seguiti da allenatori tesserati al CIP (Comitato Italiano Paralimpico).

OBIETTIVI E PRINCIPALI RISULTATI ATTESI

  • Ampliare il servizio anche a coloro che non hanno potuto usufruirne negli anni passati e magari non sono a conoscenza di questa possibilità
  • Aumentare l’autostima.
  • Scongiurare il più possibile il rischio di isolamento e chiusura in se stessi e nelle mura domestiche.
  • Diffondere la cultura della diversa abilità, dando la maggior visibilità possibile alle persone che benché costrette su una sedia a rotelle hanno raggiunto un benessere psico-fisico e sociale.
  • Aiutare coloro che sono ancora nella fase dolorosa del percorso: il vedere persone che lavorano, hanno un vita affettiva e familiare serena, guidano, praticano diversi tipi di sport è sicuramente positivo sia per le persone traumatizzate che per le loro famiglie che in un attimo hanno visto il percorso della loro vita trasformarsi.
  • Favorire la conoscenza e socializzazione tra gli associati soprattutto coloro che per motivi lavorativi, scolastici o semplicemente legati alle distanze non si possono incontrare frequentemente.
  • Stabilire concreti rapporti di collaborazione con altre realtà associative che possono sostenere l’iniziativa, utilizzando l’originalità della proposta per incentivare il dialogo e le relazioni sociali.
  • Diffondere le esperienze vissute con una continua informazione sui risultati ottenuti dalle squadre agonistiche tramite i mezzi di informazione cercando di raggiungere e stimolare le persone a contattarci. In particolare gli articoli delle partite di campionato vengono settimanalmente pubblicati sui quotidiani della nostra provincia ed il nostro sito internet offrendo consigli e suggerimenti a coloro che volessero avvicinarsi a noi e/o ripetere le nostre esperienze.
  • Favorire esperienze educativo-relazionali con tutti i soggetti della società per una reale integrazione.
  • Proseguire nella proposta di partite dimostrative nelle scuole, durante le varie feste che sono organizzate dai comuni della provincia di Bergamo, e altre manifestazioni di carattere sportivo e sociale.
  • Partecipare nel prossimo anno agonistico, nelle più alte categorie sportive.
    Sviluppare nuove discipline sportive per meglio rispondere alle esigenze delle persone traumatizzate.
    Fasi di attuazione
  • Approccio con le persone che hanno subito una trauma spinale presso l’unità operativa di riabilitazione di Mozzo.
  • Attività di sport-terapia finalizzata all’acquisto di destrezza nell’utilizzo della carrozzina.
  • Proseguimento dell’attività in palestra dopo le dimissioni.
  • Individuazione degli atleti destinati all’attività agonistica per i quali inizieranno gli allenamenti specifici e le gare; per chi non volesse praticare l’attività agonistica continueranno le normali attività finalizzate al mantenimento del benessere psicofisico.
  • Metodologie
  • Interdisciplinarietà: sono coinvolte nella realizzazione del progetto “Sport e Integrazione” figure diverse tra loro, che uniscono la propria professionalità per dar vita ad un progetto che pone l’accento su un tema sociale di stretta attualità. Sono infatti coinvolti: persone disabili, figure professionali, volontari.

VALUTAZIONE RISULTATI

Il successo del lavoro svolto finora si evince dal numero di atleti che si sono avvicinati alle varie discipline da noi praticate (basket, sci , tennis, scherma ); l’associazione adesso conta 75 elementi tra atleti e accompagnatori, personale medico, e persone per supporto logistico.

La valutazione dei risultati si sostanzierà nella verifica costante della partecipazione al nostro progetto e nella verifica dei benefici conseguiti ed il grado di soddisfazione non solo delle persone disabili ma anche dei familiari e dei medici che le seguono; verifica dello stato psicofisico raggiunto con la pratica sportiva e consolidamento del rapporto tra gli atleti che si protrae anche al di fuori dei luoghi di allenamento.

La dimostrazione più importante del successo del nostro lavoro è e rimarrà comunque il vedere la soddisfazione che traspare dai volti di questi nostri atleti che riescono a raggiunger nuovamente una sintonia normale con la vita, che nel giro di poco è stata completamente stravolta costringendoli a ricominciare di nuovo un percorso che per molti di loro era stato difficile anche prima dell’incidente.

Recuperare un equilibrio stabile è utile non solo agli atleti stessi ma anche alla società in cui noi tutti viviamo nella quale queste persone possono rientrare a pieno titolo producendo lavoro ed educazione per le nuove generazioni non essendo più considerati un peso economico e morale. Le nostre vittorie più belle sicuramente non saranno solo quelle ottenute sui campi di gara, ma quelle che ci vedranno protagonisti nel recupero delle persone.

Il Presidente Mauro Foppa
www.sbsbergamo.eu