Un milione di euro e 100 mila ore di volontariato a sostegno di almeno 200 attività dal valore socio culturale. È questa la fotografia dell’impegno dei Lions bergamaschi che emerge dal libretto che raccoglie il bilancio delle attività riferite al 2009/2010. I risultati del Distretto 108 Ib2 che comprende le province di Bergamo, Brescia e Mantova, del Lions Clubs International guidato in quel periodo dal governatore Giuseppe Marcotriggiano. Un’impresa a cui darà seguito il prossimo anno l’attuale governatore Pier Luigi Tarenghi. Il Distretto del Lions Clubs International cui si fa riferimento comprende le province di Bergamo, Brescia e Mantova ed è uno dei 17 in cui è ripartita l’Italia. Nello stesso tempo Tarenghi fa parte del Lions Club Treviglio Host, uno dei 52, con oltre 2 mila soci, che compongono il Distretto.
Una fotografia delle attività
Per dare un’idea delle forze propositive messe in campo, va sottolineato che in tutta Italia i soci dei Lions sono 50 mila, 2 mila come accennato quelli che fanno capo al Distretto 108 Ib2 di cui circa 600 residenti nella Bergamasca. «Nell’analisi – spiega Tarenghi – facciamo riferimento ai dati riguardanti i 52 Clubs, opportunamente assemblati. Le domande che è importante porsi sono: cosa facciamo, quante sono e dove vanno le risorse e quanto tempo impieghiamo per realizzare i nostri programmi. In questo modo abbiamo fotografato in un libretto tutte le nostre attività dell’anno 2009/2010».
«Risulta che nelle tre province – precisa Giacomo Ghilardi, tesoriere del Distretto – sono state svolte oltre 200 attività rivolte in varie direzioni come il sostegno ai Paesi poveri, l’aiuto alla Pro Loco piuttosto che le sponsorizzazioni ad iniziative del tipo “Un orto per amico” rivolto ai ragazzi autistici o “Una serra per amico”, progetto in via di completamento il cui costo si aggira sui 60 mila euro. Ma non vanno sottovalutate anche quelle iniziative meno vistose e comunque importanti rivolte al territorio come aiutare la parrocchia o le varie associazioni di volontariato. La nostra forza quindi è non avere un progetto unico ma averne tanti, così come la nostra mission dice».
50 ore di volontariato a testa
«Crediamo sia doveroso – conclude Tarenghi – rendere pubbliche le nostre attività. Nella pubblicazione, ad esempio, emerge che nell’anno preso in considerazione i nostri soci hanno messo a disposizione un milione di euro in iniziative socio-culturali e ricreative. Ma è stato importante anche quantificare le nostre prestazioni a livello di ore impiegate. Ebbene il dato che è stato evidenziato in difetto parla di 100 mila ore, pari a 50 ore a testa. In conclusione le competenze dei Lions si stanno sempre più trasformando da elitarie in umanitarie».
Francesco Lamberini
L’eco di Bergamo