SERATA GASTRONOMICA CON IL TARTUFO BIANCO

Il tartufo, con il suo sapore forte e il suo profumo penetrante, sembra fatto apposta per dividere. Non lascia spazio alle mezze misure: o lo si apprezza quasi da perderci la testa e il portafoglio, o lascia del tutto indifferenti con buona pace degli estimatori.

Una quarantina di questi ultimi si è riunita in occasione della cena a base di tartufo bianco organizzata al Ristorante Stockholm.

Le aspettative degli amanti di questo tubero (ma sarebbe meglio chiamarlo “fungo”) sono state appagate in pieno dalle quattro portate, abbondantemente insaporite con il prezioso ingrediente tagliato a sottili lamelle: tartare, fonduta, tagliatelle e il classico uovo all’occhio di bue. Piatti semplici, come vuole la tradizione, per esaltare il sapore del tartufo.

Era presente alla serata il Presidente di Tartufai bergamaschi, Giuseppe Ciocchetti, che tra un piatto e l’altro ha avuto modo di parlare della raccolta del tartufo nella bergamasca. E’ un’attività che è da sempre presente nella nostra provincia, ma che è stata portata alla ribalta solo negli ultimi anni con il fiorire di sagre e feste che vedono la partecipazione sempre più numerosa dei buongustai che sanno apprezzare il tartufo nero, più diffuso ed abbordabile di quello bianco.

Per permettere un confronto immediato, Ciocchetti ha offerto degli assaggi per dimostrazione che le differenze, che pure esistono, non sono forse così incolmabili come ci si aspetterebbe. L’Associazione Tartufai Bergamaschi conta una cinquantina di iscritti che praticano questa attività, ma gli appassionati che si cimentano nella ricerca sono molti di più.

Oltre al cane appositamente addestrato, è necessario possedere il “patentino” rilasciato dall’Assessorato Caccia e Sport della Provincia, dopo aver superato un esame d’idoneità. L’habitat del tartufo nero è costituito dai boschetti di nocciolo e quercia e va dal fondovalle fino ad un’altitudine di circa 1.000 metri. Un habitat che si spinge anche nel cuore della città dove, seguendo vecchi racconti, Ciocchetti con il proprio cane ha trovato alcuni tuberi nel giardino dell’Istituto Matteo Rota.